HomePoliticaVoto Italiani all'Estero: Come Fare e Come Funziona?

Voto Italiani all’Estero: Come Fare e Come Funziona?

Voto italiani all’estero: come votare se si risiede all’estero? Per quanto concerne il tema del voto italiani all’estero va premesso che innanzitutto esso rappresenta una questione fondamentale della vita civile di un paese, e che permette ai cittadini residenti fuori dai confini nazionali di partecipare attivamente alla vita politica per interessi che comunque continuano ad essere attuali.

In questo articolo, esploreremo come funziona il voto italiani all’estero, compresi i meccanismi, le procedure e le peculiarità di questo diritto.

Cosa Significa Votare all’Estero?

Il voto degli italiani all’estero è stato istituito per consentire ai cittadini italiani residenti fuori dal paese di esercitare il loro diritto di voto nelle elezioni nazionali ed in alcuni casi, anche diversi tipi di referendum.

cittadini italiani residenti all’estero ed iscritti all’AIRE possono esercitare il diritto di voto all’estero nel luogo di residenza per le elezioni dei membri della Camera e del Senato, per i referendum abrogativi e costituzionali di cui agli artt. 75 e 138 della Costituzione e per le elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia.

Ove costituiti, i cittadini possono partecipare anche all’elezione dei Comitati degli italiani residenti all’estero (COMITES).

Come si vota all’estero? I requisiti e info

Requisiti per Votare

Per votare all’estero, è necessario essere iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). Questa iscrizione assicura che il cittadino sia registrato presso il consolato italiano competente.

L’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) è gestita dai Comuni sulla base dei dati e delle informazioni provenienti dalle Rappresentanze consolari all’estero.

L’esercizio concreto di molti diritti fondamentali previsti dalla nostra Costituzione dipende dall’iscrizione anagrafica, che se non effettuata correttamente può comportare conseguenze negative in relazione, ad esempio, ai diritti elettorali, sanitari, sociali e fiscali, civili e personali.

Come Iscriversi all’AIRE

L’iscrizione all’AIRE può essere effettuata online attraverso il portale dedicato o presso il consolato di competenza. Puoi leggere la nostra guida di come iscriversi all’A.I.R.E. per una guida passo passo.

Devono iscriversi all’A.I.R.E.:

  • i cittadini che fissano all’estero la dimora abituale;
  • quelli che già vi risiedono, sia perché nati all’estero che per successivo acquisto della cittadinanza italiana a qualsiasi titolo.

Non devono iscriversi all’A.I.R.E.:

  • i cittadini che si recano all’estero per un periodo di tempo inferiore ad un anno;
  • i lavoratori stagionali;
  • i dipendenti di ruolo dello Stato in servizio all’estero, che siano notificati ai sensi delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e sulle relazioni consolari rispettivamente del 1961 e del 1963;
  • i militari italiani in servizio presso gli uffici e le strutture della NATO dislocate all’estero.

L’iscrizione all’A.I.R.E. è effettuata a seguito di dichiarazione resa dall’interessato all’Ufficio consolare competente per territorio entro 90 giorni dal trasferimento della residenza e comporta la contestuale cancellazione dall’Anagrafe della Popolazione Residente (A.P.R.) del Comune di provenienza.

Modalità di Voto per gli Italiani all’Estero

Voto per Corrispondenza

Il metodo più comune per votare dall’estero è il voto per corrispondenza. I materiali di voto vengono inviati direttamente all’indirizzo estero del votante.

Procedura per votare dall’estero

  1. Ricezione del Plico Elettorale: Il plico contenente le schede elettorali e le istruzioni viene inviato al domicilio del votante.
  2. Compilazione della Scheda: Il votante compila la scheda in modo riservato e la inserisce nell’apposita busta.
  3. Rinvio del Plico: La busta va rispedita al consolato entro le date stabilite.

Quella del voto per corrispondenza è la modalità ordinaria di voto. In alternativa il cittadino italiano residente all’estero può optare, entro il termine fissato dalla legge, per votare in Italia, presso le sezioni elettorali del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, per i candidati che si presentano nelle circoscrizioni e regioni del territorio nazionale.

L’opzione si esercita con una comunicazione scritta indirizzata al Consolato di residenza entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello previsto per la scadenza naturale della legislatura o, in caso di scioglimento anticipato delle Camere o di indizione di referendum popolare, entro il decimo giorno successivo alla indizione delle votazioni.

Votare all’Estero Senza Residenza

Possono essere ammessi al voto anche i cittadini temporaneamente domiciliati all’estero per un periodo di almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche.

Per partecipare al voto per corrispondenza questi cittadini devono presentare apposita istanza al proprio Comune di residenza entro il 32° antecedente il giorno delle votazioni in Italia.

Come votano gli italiani all’estero nelle diverse elezioni

Votare dall’estero alle Elezioni Politiche e Referendum

Per le elezioni politiche e i referendum, gli iscritti all’AIRE votano per corrispondenza.

Votare dall’estero alle Elezioni europee

I voti all’estero per l’elezione dei rappresentanti dell’Italia al Parlamento europeo sono regolati dalla legge 24 gennaio 1979 n. 18 e dal Decreto-legge del 24 giugno 1994 n. 408.

Alle elezioni del Parlamento europeo possono partecipare solo i connazionali residenti in un Paese membro dell’UE e iscritti all’AIRE (tali connazionali possono tuttavia optare per partecipare all’elezione dei rappresentanti al PE spettanti al Paese membro di residenza).

Anche in questo caso è ammesso il voto dei connazionali temporaneamente presenti all’estero (in un Paese membro dell’UE) per motivi di lavoro o studio, previa apposita istanza da presentare entro l’ottantesimo giorno antecedente l’ultimo giorno delle votazioni alla rappresentanza diplomatico-consolare competente in base al temporaneo domicilio.

Votare dall’estero alle Elezioni Regionali

Il voto all’estero non è invece previsto per l’elezione dei Consigli regionali, comunali e provinciali, né per i referendum locali.

Votare dall’estero alle Elezioni Comitati italiani all’estero

Gli elettori italiani residenti all’estero e regolarmente iscritti all’AIRE possono altresì votare per l’elezione dei rappresentanti dei COMITES – Comitati degli italiani all’estero.

Questo necessita però dell’essere residenti nella circoscrizione consolare da almeno sei mesi alla data delle elezioni e purché nella circoscrizione risiedano almeno tremila italiani (al di sotto di questa soglia la legge non prevede l’elezione dei COMITES).

In questo caso non possono quindi essere ammessi i connazionali solo temporaneamente presenti all’estero.

Come Funziona il Voto degli Italiani all’Estero

La Circoscrizione estero è suddivisa in quattro ripartizioni: Europa, compresi i territori asiatici della federazione russa e della Turchia; America meridionale; America settentrionale e centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide.

Non possono votare per corrispondenza gli elettori italiani residenti in Stati con i quali il Governo italiano non ha potuto concludere accordi per garantire che il diritto di voto si svolga in condizioni di eguaglianza, di libertà e di segretezza, oppure in Stati la cui situazione politica o sociale non garantisce, anche temporaneamente, l’esercizio del diritto di voto secondo tali condizioni.

Dove si verifichino queste situazioni che non consentono l’esercizio del voto per corrispondenza, vengono adottate le misure organizzative per dare la possibilità ai cittadini italiani residenti in tali Stati di votare in Italia.

A tali elettori viene inviata, da parte dei comuni nelle cui liste sono iscritti, una cartolina con l’avviso relativo alla data e agli orari per l’esercizio del voto in Italia.

Votare all’estero: conclusioni

Il voto per gli italiani all’estero è un diritto fondamentale e un’espressione di partecipazione attiva alla vita democratica del paese d’origine. Comprendere le modalità di voto e le procedure consente agli espatriati di esercitare pienamente questo diritto.

Mentre nei seggi elettorali presenti sul territorio nazionale il numero delle schede non valide (bianche e nulle) generalmente non supera la media dell’1,5%, il voto italiani all’estero presenta da sempre un’alta percentuale di schede non valide: mediamente il 9,93% nelle elezioni politiche, il 10,45% nelle elezioni europee e il 10,97% nei referendum.

Molto basso è anche il tasso di affluenza: mediamente il 35,26% nelle elezioni politiche, il 20,17 nelle elezioni europee e il 20,92% nei referendum.

Secondo le più prudenti stime sul numero di italiani residenti all’estero, il rapporto numerico tra elettori residenti all’estero e seggi parlamentari della circoscrizione estero evidenzia che tali elettori sarebbero sottorappresentati rispetto a quelli residenti in Italia.

Alle politiche, infatti, i circa sei milioni di italiani all’estero eleggono soltanto 8 deputati e 4 senatori, mentre un analogo numero di italiani residenti in Italia elegge circa 40 deputati e 20 senatori.

Tuttavia, il tasso di astensione degli elettori residenti all’estero, fino ad oggi sempre notevolmente superiore a quello dei residenti in Italia, porta a ridurre considerevolmente la discrepanza.


 

Questo articolo offre una panoramica generale sul voto per gli italiani all’estero. Per informazioni più dettagliate e aggiornate, è sempre consigliabile consultare le fonti ufficiali come il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il proprio consolato di riferimento. La partecipazione attiva nelle elezioni italiane è un modo importante per mantenere vivo il legame con l’Italia, nonostante la distanza geografica.

Fonti:

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